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venerdì 3 ottobre 2008

Massimo scrive:

Ciao Francesco, a me piacescrivere e te ne accorgerai dal pezzo, ma non potevo fare 2 righe e via....cmq libero di tagliare. Ciao un abbraccio! Max
Era tanto che desideravo andare a Rogheta per vari motivi: rivedere un vecchio amico al quale mi lega da tanti anni l'interesse comune della floriterapia, il mio amore per la natura, la Toscana, rivedere la zona dove i miei genitori hanno abitato per qualche anno.
Finalmente il 10 agosto è arrivata la fatidica data dell'inaugurazione e sono partito in moto per Rogheta. Ero un po' preoccupato perchè non ho gomme da sterrato, ma la strada è risultata subito agevole e ho trovato anche altri motociclisti nell' ampio parcheggio .
La prima sera è stata bella, molta gente, percorsi diversi e interessi comuni, tanta musica e buone cose da mangiare, ma poteva essere una serata come tante: gente, musica, movimento, risa, illuminate dalle lampade del posto.
La vera Rogheta si è svelata il mattino dopo quando abbiamo cominciato a fare la conoscenza del luogo alla luce del sole, facendo colazione e incontrando gli ospiti rimasti.
Non capita spesso di fare colazione all'aperto mirando la foresta, il cielo e il mare all'orizzonte senza vedere altro che non sia natura.
Il luogo è stato pensato e costruito con l' idea di creare spazi appositi per migliorare l'essere uomo “tra terra e cielo”: un ottagono in pietra “casualmente” costruito con il mare all'orizzonte, uno spazio che simbolicamente richiama gli elementi della terra, nicchie a “utero” riscoperte e valorizzate dal lavoro di ristrutturazione, che si possono scorgere nel pavimento.
Ma la vera forza di Rogheta è il luogo in sé: l'energia, per chi crede a questo, che ne sprigiona equivale a una perenne connessione con la madre terra e la foresta del Parco della Val di Cecina che la circonda crea un cuscinetto tra il mondo reale e questo posto. Più semplicemente da subito si sta bene e ci si sente in pace. Il giorno con tutta la sua forza data dal sole e dal luogo, la notte con una visione del cielo che ricordo raramente così ricca e nitida data dall'assenza di inquinamento elettrico nei dintorni.
Dopo la prima volta che si giunge a Rogheta, circa 15 min di sterrata, il tragitto non è più un ostacolo e anzi la meta diventa un luogo semplice da raggiungere e una volta arrivati il tempo sembra quasi fermarsi. Si ha la sensazione dopo qualche giorno che il vero mondo sia lì e si fa fatica a tornare “alla civiltà” fatta di continui stimoli e distrazioni per i nostri sensi.
So che il mondo reale è fatto d'altre cose, ma quando ci si allontana da Rogheta, per fare una gita nei paraggi stupendi (a pochi km c'è Volterra, più in là Certaldo e San Gimignano), si incomincia ad avere la sensazione di allontanarsi dalla vera dimensione umana quasi come se il rapporto tra la quotidianità e l'eccezione si fossero invertiti.
Le camere accoglienti e l'arredamento ben curato, oltre all'ampio salone, diventano quasi dettagli che girano intorno alla vera anima del luogo fatto dalla struttura e dalla posizione nella quale si trova.
Ho visitato e soggiornato in tanti posti in natura, ma gli elementi che compongono Rogheta fanno sì che questa sia unica nel suo genere e sicuramente può soddisfare le esigenze sia dell'appassionato camminatore, come quelle del botanico o dell'esperto in essenze floreali per la ricchezza di fiori ed arbusti presenti nei vari sentieri che si possono esplorare senza l'uso di auto o altro.
Ho passato una settimana in allegra compagnia, condividendo lavori e cucina, e gustando anche la solitudine ed il raccoglimento negli spazi all'aperto e all'interno di Rogheta. Alla fine ,quando sono ripartito per le mie valli piacentine, è stato come tornare da un lungo viaggio all'estero con un po' di rimpianto per il luogo e le persone, ma con la certezza che ormai è là e ci potrò tornare quando voglio, per ritrovare un po' più me stesso e l'essenza della vita.

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