Anni fa volevo fondare, come tanti altri al mondo, un movimento, anzi l’idea iniziale era quella di fondare addirittura una chiesa!
Crescendo le mie ambizioni si sono ridimensionate e oggi mi accontenterei di fondare un movimento.
Per essere accettato e riconosciuto come leader però devo prepararmi a rispondere e tutte le osservazioni che mi verranno fatte, dovrò essere pronto a consigliare i miei adepti sulle difficoltà che si presenteranno loro durante il cammino e dovrò essere il loro faro, il loro ispiratore … quindi è bene che, prima di raccogliere i consensi, faccia prima io il percorso esperienziale attraverso la dottrina che proporrò.
Ecco sono pronto, alle 15:49 del 6 dicembre 2009 inizio l’esperimento su cui fonderò il mio movimento e vi terrò aggiornati sugli sviluppi.
Ai più curiosi anticipo il nome della chiesa:
la chiesa del sostantivo e del verbo
del sostantivo perché è qualcosa provvisto di sostanza, qualcosa di reale, di concreto di cui si può parlare, qualcosa di tangibile, sotto i nostri occhi e …
del verbo perché assieme ai sostantivi sono gli elementi primari di una lingua e costituiscono il pilastro su cui la frase si costruisce.
La chiesa del sostantivo in opposizione alla chiesa dell’aggettivo qualificativo ( mi pare la logica conseguenza, accesa la luce, compare l’ombra ) e poi non si è mai vista una chiesa che si rispetti che non abbia i suoi oppositori, detrattori e nemici, il mio nemico quindi sarà l’aggettivo qualificativo! Il mio esperimento sarà di porre attenzione al mio parlare cercando di evitare di usare gli aggettivi qualificativi e di dirvi come ci si sente, cosa accade e come si sta senza più pensare che qualcosa sia più alta di qualcos’altra, che il mio cellulare sia più bello del tuo, che il mio pensiero sia giusto e il tuo sbagliato. Voglio provare per un po’ a non discriminare attraverso valutazioni di qualsiasi genere o natura, le cose ( i sostantivi ) sono quelle che sono, un tavolo è un tavolo, sia che sia di marmo sia che sia di legno sia che traballi o stia ben saldo, sia che abbia quattro gambe o che ne abbia sei! Io ci provo, se qualcuno vuole unirsi alla compagnia sarà bello confrontarsi dopo queste feste natalizie in cui si mangerà di tutto e ci regaleranno di tutto e tutto ciò sarò più buono, più bello e più appetitoso di qualcos’altro!
domenica 6 dicembre 2009
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