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giovedì 31 dicembre 2009

New Curch Foudation continua

31 dicembre, venti giorni dopo l’inizio dell’esperimento.
È stata una faticaccia, a volte sono riuscito e tante altre no. Come fa il figlio di due campani a non essere ipercritico, a non valutare tutto a non giudicare continuamente comportamenti atteggiamenti, prese di posizioni, come faccio a non esprimere dissensi o opinioni etichettandole e qualificandole? Come faccio a non pensare che quegli stivali sono improponibili con quel cappotto o che quel fondotinta è troppo marcato o che la velina è bellina e la vecchietta è rugosa, che il risotto è salato e le penne sono troppo arrabbiate?!? Come si fa? Non si fa, oppure si fa e poi si lascia e poi si rifà! Io non mollo perché è una scuola di auto osservazione che penso mi porterà gradualmente a non parlare più ( con immenso piacere della moglie, dei collaboratori, dei figli, dei clienti, di Roger che potrà così finire di mangiarsi in santa pace le gambe del divano ) …
Già, il parlare, ne parliamo?
Parliamo di quando le lingue sono state confuse?
Parliamo dei danni creati dai nostri concetti e dalle nostre idee su quelle che dovrebbe essere la realtà circostante?
Abolire l’aggettivo in ultima istanza rappresenta abolire il giudizio, la valutazione, la “soggettivizzazione” della realtà reale.
… però adesso qualcuno di sotto sta preparando il cenone e smetto ma mi riprometto di continuare sull’argomento almeno fin quando non avrò almeno tre adepti.

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